Atti della XXXI riunione scientifica IIPP “La Valle d’Aosta nel quadro della preistoria e protostoria dell’arco alpino centro-occidentale”
Nella prima parte del lavoro vengono presentati i dati preliminari della sequenza cronologica culturale riconosciuta nel sito di Isera la Torretta (Tab. 1) avvalorata dai risultati dell’analisi dei sistemi logistici condotti sui siti della provincia di Trento (Tabb. 2-5) e da una serie di nuove datazioni al C14 (Tab. 6). Tale sequenza è articolata in 5 fasi (Tab. 1. Isera 1 – Isera 5) e attesta numerosi contatti con l’area nord alpina spiegabili in parte con l’esportazione della selce. La stratigrafia di Isera si interrompe con la comparsa di un nucleo di ceramica a pareti cilindriche e cordoni lisci di cui vengono evidenziate le analogie con le ceramiche tipo Tamins che sulla base del nuovo areale di distribuzione riconosciuto viene denominata Tamins – Isera 5. Per questo tipo di ceramica e quello a fori non passanti/White Ware di tradizione Horgen viene proposto un inquadramento nella prima età del Rame (Rame I). Nella seconda parte del lavoro grazie alla revisione dei dati di scavo della necropoli di Remedello e ad una nuova serie di datazioni al C14 (Fig. 9), dopo un ampio excursus sui riti funerari e la composizione dei corredi sepolcrali viene riconosciuta un’articolazione cronologica della necropoli, precedente la comparsa del vaso campaniforme, in due fasi principali Remedello I e Remedello II. Per ciascuna fase vengono indicati i tipi caratteristici. Una particolare attenzione viene riservata alla definizione tipologica dei pugnali in selce (Fig. 5, Fig.8 ). Sulla base delle datazioni radiocarboniche e confronti istituibili con le sequenze nordalpine si propone la contemporaneità della fase Remedello I (3400- 2900/2800 BC), con la ceramica tipo Tamins-Isera 5 e White Ware di tradizione Horgen, aspetti inquadrabili dunque in una fase arcaica dell’età del Rame (Rame I). La fase Remedello II (2900/2800-2400 BC), caratterizzata dalla comparsa della ceramica metopale (Fig. 10), rappresenta un aspetto più evoluto dell’età del Rame (Rame Il) ed è sincronizzabile con la Ceramica Cordata. A tale fase viene riferito il fenomeno delle statue stele. La fase finale dell’età del Rame (Rame 111) è invece rappresentata dalla comparsa del Vaso Campaniforme. Nell’ambito della necropoli di Remedello scavata dal Chierici e dal Ruzzenenti vi è però un’unica tomba che sulla base delle datazioni al C14, la tipologia del pugnale e la posizione topografica (Fig. 4) è ascrivibile a questo orizzonte. Frammenti di ceramica campaniforme rinvenuti in superficie sono comunque attestati a pochi metri dal limite occidentale della necropoli.
R.C. DE MARINIS, A. L. PEDROTTI – L’età del rame nel versante italiano delle Alpi centro-occidentali